"Ci saluta Greggio e la Hunziker?"
Questa devo proprio raccontarvela...
Ricordate il buon Militello - toscano come me - che va in giro a
intervistare persone alle quali dice "ci saluta Greggio e la Hunziker?",
raccattando risposte al limite dell'incredibile? Ebbene ho scoperto che
è tutt'altro che una bufala...
Stasera, anche grazie ad un amico - che vende prodotti audio/video e presso il quale ho acquistato migliaia di euro di
materiale - ho saputo che alcuni - forse mossi da una strana invidia o
dalla voglia di fare chiacchiericci inutili - parlano di me ad ogni piè
sospinto, mettendo perfino in dubbio che io sia stato direttore
editoriale di alcune testate presentate nella rassegna stampa del TG5.
Ebbene - lungi dal fare paragoni con Greggio e la Hunziker (e ci
mancherebbe!) - c'è stato perfino chi è andato da noti direttori di
Mediaset chiedendo se sapessero di me. E chiaramente essi, che non mi
hanno mai conosciuto personalmente, hanno detto di non sapere nulla di
me.
E allora, apriti cielo! Io avrei detto il falso e avrei
dichiarato di essere stato presente in rassegna stampa TG5 senza che ciò
corrispondesse al vero.
Ma mi domando e dico: secondo questi
geni, a che cosa gioverebbe che io - che come tanti di voi sanno ho già
vinto processi contro Medusa e contro Berlusconi - usassi il nome
Mediaset per citare i miei trascorsi??
E mi vengono in mente il caro amico colonnello Mario Giuliacci,
sempre presente nei miei progetti e testimone della crescita della mia
redazione, ma anche il noto giornalista e caporedattore del TG5, Luca Rigoni,
che tante volte ha presentato Oblò (di cui ero direttore e che allora
era la terza testata scientifica italiana per distribuzione e forza
editoriale), ma anche il vicedirettore del TG5 e i miei tanti maestri
dell'epoca... E penso, è proprio vero: in Italia, vivi tranquillo finché
non fai troppa invidia e non pesti i piedi a qualcuno. Poi scatta
qualcosa, e iniziano a sparlare di te.
In questo caso, vista
l'evidenza dell'assurdo, l'amarezza e il dispiacere non hanno ragion
d'esistere. Ma resta il fatto che ormai troppo spesso mi chiedo se
convenga usare Facebook e i social networks per raccontare sé stessi, ma
anche se valga la pena di restare in questo strano paese...
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