giovedì 14 febbraio 2013

L'Italia? Un paese senza più voglia...

Io sono un adrenalinico, è vero, uno che non sta mai fermo e che inventa ogni giorno, che guarda al futuro con ottimismo e con ambizione. Ma ho il grosso difetto (nonostante non sia più un ragazzino) di credere nelle persone e in quello che esse possano fare con me ed io con loro. Tuttavia l'Italia è un paese strano: un paese noto per l'apertura al prossimo e che aperto non lo è affatto. Non è aperto alle collaborazioni (a meno che non siano lautamente retribuite, e poco importa se in modo ingiusto o perfino illecito), non è aperto alle consociazioni e non è aperto alla creazione di gruppi di lavoro professionali e ambiziosi. L'Italia è stato e resterà sempre, invece, il Paese dei Comuni; quello in cui se l'altro ha un'idea gliela si ruba e la si porta avanti in proprio; quello in cui finché mi servi ti sfrutto e mi mostro sorridente. Poi, quando non mi servi più, sparisco e se mi capita parlo perfino male di te; e così via, potremmo iniziare oggi e parlarne per mesi... E se l'entusiasmo, l'ambizione e il desiderio di fare per gli altri prima ancora che per se stessi riescono a toglierli a me, che ne ho avuti da sempre in quantità industriale, allora forse si capisce anche il perché siamo destinati a un inesorabile declino commerciale, professionale e quindi sociale. Non prendiamoci in giro e guardiamoci attorno: la gente non è più incuriosibile, ha costantemente timore della fregatura (non solo commerciale...), ci si chiede sempre l'assurdo facendo complicate e inverosimili dietrologie, scandagliando ogni rapporto, professionale ma finanche privato. Oggigiorno, in ogni settore professionale, se si parla, quelli che ascoltano sono pochi. Di quei pochi, ancora meno danno peso alle parole di chi ha magari studiato e sofferto sul campo per anni per imparare, e ancor meno persone ricorderanno e faranno tesoro di ciò che magari tu stesso sei andato a dire con decisione, passione e speranza di far bene. Tutto il resto è mera vendita. Se mi piace l'acquisto, sennò chissenefrega. Ecco, questo è l'unico vero paradigma, un modello per declinare migliaia di situazioni diverse. E onestamente è diventato molto stancante...